Scegliere le porte interne in base allo stile, al materiale ed all’estetica

Come scegliere le porte interne in base allo stile, al materiale ed all’estetica

Prima ancora di apprestarsi ad arredare una casa bisogna pensare alla scelta di alcuni elementi che pur facendo anch’essi parte dell’involucro edilizio, lasciano comunque ampio margine alla fantasia e possono cambiare, anche in maniera significativa, la percezione che uno ha (o potrebbe avere) dei propri spazi abitati. Pensiamo ad esempio al tipo di pavimentazione, ai rivestimenti, alle tinteggiature, ma anche alla scelta degli infissi e in particolar modo delle porte interne, che in taluni casi risultano essere vere e proprie protagoniste, capaci di donare quel tocco in più che può rendere speciale un ambiente, caratterizzandolo in maniera univoca, nonché stabilendo un rapporto particolare e privilegiato con altri locali attigui della casa.

Porte da interno

In realtà, quando in qualche modo si decide di intervenire su un’abitazione, troppo spesso si trascura la scelta delle porte e si accetta passivamente di conservare quelle che già ci sono o semplicemente si decide di sostituirle con altre più nuove, ma comunque piuttosto standard, senza soffermarsi a pensare che invece le porte sono elementi essenziali, che non solo svolgono una funzione importantissima (ovvero quella di separare ed al contempo mettere in relazione ambienti e funzioni diverse dell’abitare), ma anche visivamente possono rivestire un ruolo di prim’ordine. È ovvio che innanzitutto bisognerà affrontare la questione sotto il profilo più prettamente pratico e capire quale siano le dimensioni e la tipologia d’apertura che maggiormente si addicono ai nostri spazi ed alle nostre esigenze distributive e funzionali, ma poi come si suole dire, anche l’occhio vuole la sua parte!

Una scelta determinante, la prima da prendere quando si parla di porte interne e di estetica è quella che riguarda il ruolo che queste dovranno avere all’interno dei locali in cui sono posizionate: un conto infatti è se queste debbono diventare protagoniste indiscusse e dunque sono pensate per stupire e non di certo per passare inosservate, per cui saranno particolari, decorate, colorate o realizzate con materiali insoliti e finiture speciali, mentre tutt’un altro discorso va fatto invece se si desidera che esse passino in secondo piano e restino di “sfondo” a tutto il resto. In questo caso si può optare per delle porte piuttosto semplici, lineari e pulite, realizzate in essenza piuttosto che monocromatiche, in essenza, laccate o anche vetrate, oppure a volte questa scelta viene portata fino alle sue estreme conseguenze e si decide deliberatamente di far sì che le porte scompaiano letteralmente alla vista, divenendo parte integrante della parete che le ospita e con la quale si camuffano alla perfezione: in questi frangenti vengono realizzate a filo del muro, senza telaio nè cerniere in vista e vengono rivestite e trattate con il medesimo colore, fantasia e/o materiale del muro.

Porte da interno

Quando si parla di architettura d’interni e di arredamento non ci si può poi proprio esimere dal parlare di stile, per cui risulta evidente che in abitazioni caratterizzate da mobili ed atmosfere in stile classico sarà bene optare per porte in legno piuttosto tradizionali, magari decorate, modanate e realizzate su modello di quelle d’un tempo, mentre per case di campagna si propenderà per porte in legno massiccio piuttosto rustiche, oppure in stile country, caratterizzate da decori floreali e toni pastello; mentre per appartamenti di città arredati secondo un gusto più contemporaneo si opterà per porte in vetro, che possono essere più o meno colorate e decorate, piuttosto che per porte in legno o ancora per modelli realizzati a filo muro, capaci di mimetizzarsi alla perfezione con le pareti che le ospitano, magari trattate con rivestimenti particolari o dipinte quasi fossero dei graffiti da strada. Ad ogni ambientazione e ad ogni stile che la contraddistingue dunque è giusto abbinare delle porte “a tono”.

Di certo se dovessimo fare un sondaggio e domandare ad un campione di cento persone qual è il primo materiale che a cui pensano associato al concetto di porta, più del novanta percento opterebbe per il legno, che, da sempre è indubbiamente la materia più utilizzata per la fabbricazione di elementi di questo tipo. Ciò non toglie che oggi come oggi le porte vengano prodotte anche con molti altri materiali differenti; non solo, ma spesso quella che in apparenza sembra essere una porta in legno non è completamente realizzata in legno (pochissime in effetti sono le porte di questo tipo, dette appunto in legno massello o massiccio) o non tutta con il legno che percepiamo in superficie, ma bensì è realizzata mediante impiallacciatura o ancora è una porta tamburata. Si parla di impiallacciatura quando l’anima, ovvero lo spessore della nostra porta è realizzato con listelli di legno poco nobile o addirittura con pannelli di truciolare, mentre soltanto la parte esterna, quella che in poche parole risulta visibile, viene rivestita con uno strato sottile dell’essenza più nobile scelta. Si definisce invece tamburata una porta in cui l’anima, costituita da una struttura leggera a nido d’ape, sovente rinforzata con supporti metallici, viene poi chiusa a sandwich da due pannelli di truciolare  e finita con una fodera fatta di legno pregiato: in questo modo la porta ottenuta risulterà bella, leggera, ma al tempo stesso assolutamente robusta e resistente sia agli urti che alle deformazioni.

Porte da interno

Ovviamente il legno è un materiale assolutamente antico, caldo ed accogliente, che trasmette indubbiamente una sensazione di familiarità e naturalezza senza uguali, allo stesso tempo però è capace di reinterpretarsi e stare al passo con i tempi, adeguandosi di volta in volta ad esigenze diverse; per cui non assolutamente è detto che una porta realizzata con questo tipo di materiale sia per forza “classica” o tradizionale. Oggi in commercio esistono porte in legno decisamente  moderne e spettacolari, così come ve ne sono alcune più indicate ad ambientazioni rustiche, piuttosto che etniche o country e mentre alcune sono decisamente semplici, altre sono più eleganti e sfarzose, ma ve ne sono anche di altamente hi-tech o esemplari decisamente particolari, dove magari il legno viene abbinato ad altri materiali per ottenere inedite e stravaganti composizioni di forte impatto scenico. In poche parole una porta in legno può esser davvero qualunque cosa si desideri; è bene ricordarsi però che, esattamente come accade per i mobili, molto dipende dall’essenza utilizzata, dal suo colore e dalle venature che la caratterizzano, nonchè dal tipo di lavorazione scelta.

Oggi come oggi però le possibilità sono davvero tantissime e vi sono dunque, oltre al legno, tutta una serie di altri materiali che vengono impiegati per la realizzazione delle porte interne, alcuni più comuni come ad esempio il vetro, a cui poi si aggiungono le materie plastiche, come il cosiddetto pvc, piuttosto che ed altri invece più particolari ed insoliti come il tessuto, la pelle, i materiali metallici e persino la pietra, che vengono impiegati per lo più per rivestire i pannelli delle porte interne proprio con il preciso intento di renderle spettacolari, uniche e preziose, tanto che in alcuni casi si fa ricorso persino a materiali solitamente impiegati per la realizzazione di gioielli ed altre tipologie di oggetti, come i cristalli Swarosky e perfino il platino o l’oro.

Porte da interno

Il materiale ideale va scelto poi non solo secondo criteri esclusivamente estetici ma anche avendo cura di considerare l’ambiente in cui la porta andrà inserita e dunque in base a questo stabilendo quale siano innanzitutto le proprietà fondamentali che gli vengono richieste. Ad esempio una porta del bagno dovrà essere opaca ed al massimo consentire il passaggio di luce, ma non dovrà in alcun modo permettere che vi si veda attraverso; al contrario un elemento che separi il living dalla cucina può volutamente essere trasparente, così come si può scegliere di creare un effetto vedo non vedo per la porta del disimpegno ma sarà meglio evitare per quella di una stanza da letto, in modo da garantire una maggior privacy! In base alla frequenza con cui si apre e si chiude la porta, ma anche in base al tipo d’utenza e alle condizioni a cui normalmente viene sottoposta bisognerà poi scegliere elementi più o meno robusti, considerando appunto le caratteristiche di  resistenza meccanica, ma anche chimico-fisiche, agli urti e al vapore che ha un determinato materiale. Meglio dunque nelle stanze dei bambini evitare il vetro, così come anche le laccature colorate lucide realizzate in poliestere che si rivelano essere troppo delicate e preferire porte resistenti tamburate o impiallacciate, magari simpatiche, colorate e decorate; mentre invece le superfici vetrate, resistenti all’umidità, facilmente pulibili ed idrorepellenti sono ideali sia per la cucina che per il bagno (ovviamente stando attenti in quest’ultimo caso a scegliere vetri decisamente opachi), ovvero per ambienti in cui il vapore acqueo abbonda e vi può essere il contatto con sostanze (alimentari o chimiche) che invece a contatto con il legno potrebbero procurare seri problemi.

Immagini: www.bellinvetro.it e www.luiporte.it

Sara Raggi

Ti è piaciuto l'articolo o hai dei suggerimenti da fare?

comments powered by Disqus