Per gli infissi, così come per ogni altro componente edilizio, la capacità isolante viene definita attraverso diversi parametri tecnici, il più esplicativo, nonché il più conosciuto ed utilizzato è sicuramente la trasmittanza termica.

Isolamento termico infissi

Quando parliamo di infissi, sia che ci si riferisca a porte di primo ingresso piuttosto che a finestre o portefinestre, non si può far a meno di considerare che si tratta di elementi facenti parte del nostro involucro edilizio, ovvero che dividono l’interno della nostra abitazione, percepito come ambiente caldo, accogliente, confortevole ed ospitale, dallo spazio esterno, che per quanto possa essere caratterizzato da un paesaggio edificante, magari bellissimo da ammirare, comunque nella percezione comune rappresenta un “potenziale pericolo”, il luogo da cui possono fare il loro ingresso nella nostra casa diversi tipi di “elementi di disturbo” capaci di turbare la nostra tranquillità ed il confort ambientale che invece abbiamo creato nei nostri locali d’abitazione.

Certamente non si può negare che a volte sia piacevole aprire le finestre e poter guardare fuori, oppure oltrepassare la soglia delle nostre portefinestre per potersi sedere sul terrazzo, magari a prendere un aperitivo o un the con gli amici; quotidianamente poi apriamo i serramenti anche solo per far cambiare aria ai nostri locali, permettendo l’afflusso di aria fresca e non viziata da fuori: insomma è importantissimo poter avere il controllo sull’apertura dei nostri infissi perché attraverso questi possiamo in qualche modo non solo “aprirci” al mondo esterno, ma anche consentire l’accesso di luce e aria all’interno dei nostri locali abitati, indispensabili per garantire una buona qualità dell’abitare. Non si può però sottovalutare il fatto che altre volte invece ci sentiamo più tranquilli se tiriamo giù le tapparelle e ci chiudiamo dentro: ad esempio la notte (specie di inverno), o semplicemente se vogliamo fare un riposino, o ancora quando dobbiamo allontanarci per diversi giorni per un viaggio ed ovviamente ci sentiamo più sicuri sapendo che tutto è perfettamente chiuso e difficilmente qualcuno potrà entrare nella nostra casa senza il nostro consenso. In tutti i casi a volte chiudere porte, finestre e portefinestre non basta perché sono moltissimi i “fastidi” che possono provenire dall’esterno ed in molti casi sono subdoli ed invisibili per cui sono tranquillamente in grado di penetrare anche attraverso gli infissi serrati: tra questi ovviamente annoveriamo il caldo, il freddo, ma anche gli spifferi d’aria, le infiltrazioni d’acqua ed il rumore. Il corretto isolamento termico del nostro edificio dunque, al pari di quello acustico, risulta fondamentale per poter garantire le condizioni interne di confort ambientale ottimali e di certo tra tutti i componenti dell’involucro quelli che creano maggiori problemi in tal senso sono proprio gli infissi, in quanto da un lato interrompendo la continuità muraria risultano essere dei passaggi privilegiati per le fughe di calore e poi perché comunque il loro spessore è decisamente inferiore rispetto a quello che caratterizza gli elementi di chiusura opachi (che peraltro hanno una massa molto maggiore e sovente comprendono al loro interno anche dei materiali isolanti). Per gli infissi, così come per ogni altro componente edilizio, la capacità isolante viene definita attraverso diversi parametri tecnici, il più esplicativo, nonché il più conosciuto ed utilizzato è sicuramente la trasmittanza termica; anche se poi, per gli esperti del settore, nella definizione del potere isolante di un involucro entrano in gioco tutta una serie di altri fattori, che in parte servono a determinare la trasmittanza stessa ed in parte invece definiscono altre proprietà sempre strettamente correlate alla dispersione del calore: tra questi annoveriamo la conducibilità (o conduttività) termica e la capacità termica, che sono specifiche per ciascun materiale e l’inerzia termica e lo sfasamento, che invece vengono definite per ogni componente edilizio.

Tecnicamente, secondo quanto prescritto dalla norma UNI EN ISO 6946, viene definita trasmittanza il flusso di calore che attraversa una superficie unitaria sottoposta alla differenza di temperatura pari ad 1°C; essa si indica generalmente con la lettera maiuscola U e la sua unità di misura è W/m2K. Per intendersi minore è la trasmittanza di un determinato componente dell’involucro maggiori saranno le sue proprietà isolanti e dunque migliori le sue performance.Oggi, a differenza di quanto avvenisse solo qualche anno or sono, si sente moltissimo parlare di trasmittanza, specie da quando è stata introdotta la certificazione energetica degli edifici e da quanto sono stati varati gli incentivi governativi per il risparmio energetico. Questi infatti consentono per determinate categorie di interventi edilizi di poter scalare il 55% di quanto speso per realizzarli, a patto che questi migliorino in una determinata misura l’efficienza energetica della propria abitazione e nella fattispecie per la sostituzione degli infissi (così come avviene anche per interventi su altre parti dell’involucro come la realizzazione di un isolamento a cappotto sulle murature perimetrali, l’isolamento di un solaio verso uno spazio non riscaldato  o il rifacimento di una nuova copertura) per poter accedere a tali incentivi vengono forniti degli specifici valori di trasmittanza che i nostri nuovi componenti devono rispettare. Questi erano più alti per i primi anni in cui era in vigore tale forma di incentivo e via via sono stati abbassati, anno dopo anno, per garantire sempre migliori performance; ovviamente si tratta di valori fissi e tabellati in base anche alla zona climatica in cui ci si trova (che possono essere facilmente reperiti sulla nuova guida pubblicata dall’Agenzia delle Entrate e direttamente reperibile sul sito  al seguente link http://bit.ly/agenzia-entrate1).

Per il calcolo della trasmittanza dei componenti edilizi finestrati bisogna far riferimento alla norma UNI EN ISO 10077-1: in effetti bisogna considerare che ogni serramento generalmente è costituito da una componente vetrata e da una componente opaca (ovvero il telaio) per cui la trasmittanza globale dell’elemento in questione sarà definita in parte da quella caratteristica della porzione trasparente, in parte da quella del telaio, ovviamente dall’estensione di entrambe ed in una certa misura anche dal tipo di giunzioni che lo caratterizzano. Dunque, anche secondo quanto riportato dalla procedura di calcolo presente sul sito dell’Enea (che al link http://bit.ly/efficienza-energia2 fornisce tutte le indicazioni dettagliate a riguardo), la trasmittanza termica per tutte le finestre ele porte-finestre è unamediapesatatra la trasmittanza termica del telaio (identificata con Uf), di quella della parte vetrata (indicata con Ug), più uncontributo aggiuntivo, detto trasmittanza termica lineare o linneica (Ψg), dovuto all'interazione fra i due componenti e alla presenza di un distanziatore, applicato lungo il perimetro visibile della vetrata. Per gli infissi cosiddetti opachi, quali possono essere le porte, i portoncini di primo ingresso o le porte blindate, la trasmittanza termica invece viene calcolata come il contributo dell'elementoomogeneostratificato (Up), con l’aggiunta di un termine di trasmittanza termica lineare (Ψg), che viene definito in base alla lunghezza dei ponti termici presenti (come i telai perimetrali metallici oppure i rinforzi metallicicentrali).

Per il calcolo semplificato della trasmittanza termica di un determinato componente finestrato Uwsi utilizza dunque la formula seguente:

Uw  =  Ag*Ug +Af*Uf+lgΨg

Ag+ Af

dove:

Ag è l'area del vetro;

Ug è il valore di trasmittanza termica riferito all'area centrale della  vetrata, 

Af è l'area del telaio;

Uf è il valoredi trasmittanza termica del telaio applicabile in assenza della vetrata;

Ig è la lunghezza del perimetro del vetro;

Ψg è il valore di trasmittanza termica lineare concernente la conduzione dicalore supplementare che avviene a causa dell'interazione tra telaio, vetri e distanziatore dei vetri in funzione delle proprietà termiche di ognuno di questi.

Ovviamente per quanto riguarda i vetri è chiaro che un vetro singolo è caratterizzato da una trasmittanza piuttosto elevata, le performance invece migliorano utilizzando dei vetrocamera (i cosiddetti doppi o tripli vetri) e si incrementano particolarmente quando si parla di speciali tipi di vetro (come quelli basso emissivi, riflettenti o selettivi) oppure quando all’interno delle camere d‘aria, tra una lastra vetrata e l’altra, vengono inseriti gas nobili (come l’Argon o il Kripton) che aumentano ulteriormente il potere isolante del nostro infisso permettendo di raggiungere valori più bassi di trasmittanza. Per quanto riguarda il telaio, quelli in PVC sono in assoluto i più performanti da un punto di vista termico, anche il legno come noto è un buon isolante, ma oggi con l’impiego dei cosiddetti infissi a taglio termico è possibile raggiungere buoni livelli di isolamento anche con telai in alluminio (quando si sa che, di per sé, i metalli sono dei materiali conduttori e per nulla isolanti).

Infine quando si parla di isolamento termico e di trasmittanza non si può non tener conto della presenza o meno dei cosiddetti ponti termici, ovvero quelle parti della struttura di un edificio che presentano caratteristiche termiche significativamente differenti rispetto a quelle circostanti e dunque in corrispondenza dei quali si istaurano flussi di calori più rapidi. Generalmente i ponti termici sono causati dalla presenza di discontinuità che possono registrarsi sia a livello di materiali che a causa della geometria stessa dell’edificio: come già accennato la presenza di un infisso in qualche modo interrompe la continuità muraria e dunque inevitabilmente instaura un ponte termico per limitare il quale è necessario isolare correttamente tutta la muratura perimetrale che dovrà ospitare il serramento; non solo bisognerà isolare adeguatamente anche i cassonetti delle tapparelle, qualora questi siano presenti, altrimenti anch’essi costituiranno una via privilegiata per il passaggio del calore.

Immagini: www.guidafinestra.it e www.areatende.it

Sara Raggi

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